Restyling e progettazione di una campagna di comunicazione per Le Piazze dei Libri all'interno dell'estate fiorentina riguardante il mondo delle librerie e degli scrittori.
Leggere è un’esperienza aperta, proprio come una piazza. Non è sintetizzabile e cambia da persona a persona, varia a seconda del vissuto e delle esperienze, ma anche dalle sensazioni che proviamo in quello specifico momento della nostra vita.
Il nuovo pittogramma richiama alla mente un libro aperto, la forma di una piazza, il pin sulle mappe e anche le nuvolette di dialogo, simbolo di un festival che nasce dall’incontro, dallo scambio e dalla condivisione. Il payoff, Storie aperte, porta con sé due campi semantici: la lettura e la partecipazione.
Abbiamo declinato poi il concept in un alfabeto visivo che permette e consente di scrivere, immaginare e costruire infinite storie. Il risultato è un mosaico di icone, colorate e geometriche, tasselli del nostro racconto.
Se leggere è un’esperienza aperta, lo è anche il manifesto. Come per il festival, è fondamentale l’interazione di chi guarda. L’uso della punteggiatura rimanda ad una frase e la storia, raccontata attraverso le icone, è da decodificare. È una storia aperta, sempre diversa perché “scritta” in tempo reale da chi legge.
Il flyer è pensato per essere di per sé anche un gadget. Sul retro, infatti, sono presenti delle icone e l’invito a ritagliarle e a usarle per creare la propria storia, condividendola poi sui canali social.
Il video di lancio lo abbiamo realizzato con la tecnica dello stop motion, per poi andare ad aggiungere le animazioni e tutte le informazioni necessarie.
Il progetto descritto in questa pagina è fittizio ed è stato prodotto all'interno di un corso accademico.